Orgoglio e pregiudizio

Publié le mardi, 11 mai 2010 à 22h12

Gli italiani mangiano pasta tutti i giorni

Par Elisa Torretta

Vittorio Gassman et Gina LollobrigidaSecondo le statistiche, gli italiani mangiano circa 28 kili di pasta all’anno, più o meno 4 volte la media di francesi e tedeschi.
Ventotto kili divisi per i 365 giorni dell’anno, fanno 76 grammi al giorno, la quantità minima di un piatto di spaghetti. Quindi, deve essere vero: gli italiani mangiano la pasta tutti i giorni, almeno una volta al giorno. Ma come è possibile? Non si stancano? Non sono nauseati? Non diventano obesi?

Preparare pasta tutti i giorni è una scelta semplice e pratica. La pasta è facile da preparare, costa poco e aiuta moltissimo la vita sociale, perché permette di improvvisare una cena in pochi minuti. In Italia è facile ricevere un invito di questo tipo da parte di un amico: “Vieni da me, che ci facciamo due spaghetti veloci!”. Con un investimento di tempo e denaro minimo, la pancia è piena e la serata piacevole.

Non è possibile stancarsi della pasta, perché può essere accompagnata da un numero infinito di “condimenti”, cioè una salsa o un sugo, caldi o freddi, sostanziosi o leggeri, vegetali o con carne,
e variare le combinazioni all’infinito, secondo la fantasia, le stagioni e la voglia del momento. In più, esistono centinaia di formati, ognuno adatto a un diverso tipo di condimento.
Da sola è un ingrediente neutro, e dunque è perfetta per stimolare la creatività in cucina.

La pasta non fa ingrassare. Tutto dipende dal condimento che si usa. È ovvio che una preparazione a base di melanzane fritte sarà molto più calorica di un piatto di penne alla salsa di pomodoro e basilico.

Ecco una breve guida all’uso della pasta, secondo le abitudini italiane:

  1. La pasta non è un accompagnamento, ma è sempre un piatto principale. Una piccola montagna di tagliatelle scondite accanto a un pezzo carne, non fanno un piatto, fanno tristezza. La carne si mangia successivamente in un altro piatto.
  2. Nessuno mangia la pasta e la pizza in uno stesso pasto. Eccetto qualcuno che è rimasto 12 giorni bloccato in un ascensore.
  3. La pasta è sempre cucinata al dente. La pasta molla è l’errore di un cuoco distratto. Tra l’altro, se la pasta cuoce più del dovuto assorbe troppa acqua e diventa difficile da digerire.
  4. Non si mangiano gli spaghetti con il cucchiaio. Il segreto è fare un po’ di spazio a lato del piatto e arrotolare una piccola quantità di spaghetti alla volta. Se l’operazione risulta complicata, è consentito mettere in bocca quello che si può e accompagnare il resto con la forchetta. Tutte le tecniche sono valide, ma non il cucchiaio, per favore.
  5. La pasta alla bolognese si chiama pasta al ragù. “Alla bolognese” è una definizione inventata, non si sa perché, per i turisti.
  6. La carbonara non si fa con la crème fraiche, per un motivo molto semplice: la crème fraiche in Italia non esiste. Una ricetta italiana che prevede anche questo ingrediente è un’aberrazione o una stravaganza esotica.
  7. Per non trasformare l’amata pasta in un composto cementizio è sufficiente usare molta acqua di cottura, circa un litro per 100 grammi. Grazie a questo semplice accorgimento non è necessario mettere olio nell’acqua, come molti pensano di dovere fare. Questa operazione, in genere,è riservata alla pre-cottura delle lasagne.

Se per uno straniero è difficile immaginare di potere consumare pasta così spesso, per un italiano è difficile concepire un altro alimento che possa avere lo stesso gusto sano e semplice, che possa sposarsi così facilmente con gli alimenti più diversi, che possa eguagliare questa piccola gioia di sapori. Si comincia a mangiarla quando spuntano i primi denti e alla fine la sua presenza sulla tavola diventa abituale, come il pane. Non è quindi sorprendente se gli italiani riescono a consumare pasta ogni giorno. È un fatto naturale.

Dunque, la domanda corretta per un italiano è: cosa mangiano gli stranieri se non mangiano pasta ogni giorno? Forse, per ritornare alle statistiche europee, una delle molte risposte è nei 67 kili di patate consumate all’anno da ogni singolo francese, nei 76 kili dei tedeschi, per non parlare dei 110 kili di patate annue ingerite da un inglese, molto lontani dai 39 kili di un italiano. Questi dati portano a pensare che gli inglesi mangiano patate tutti i giorni. Ma come è possibile? Non si stancano? Non sono nauseati? Non diventano obesi?

Buon appetito!


Glossario :

Sugo: condimento per la pasta a base di pomodoro, olio o burro, erbe aromatiche o anche altri ingredienti, in genere cotto per lungo tempo.
Voglia: desiderio
Piatto: il termine indica sia il recipiente, specialmente di ceramica, in cui si mangia, sia una preparazione culinaria.
Scondito: senza condimento.
Pasto: il momento della giornata dedicato all’attività di mangiare. Nome generico per pranzo o cena. Da qui la parola “antipasto”= “prima del pasto” (e non “prima della pasta”….).