Orgoglio e pregiudizio

Publié le mercredi, 2 juin 2010 à 08h29

Gli italiani guidano come pazzi

Par Elisa Torretta

Vittorio Gassman in una scena del fil Il sorpasso di Dino RisiDa molto tempo circola in internet un video molto divertente, sulle differenze fra italiani e europei :

Il realizzatore è un disegnatore italiano, Bruno Bozzetto. Il filmato ridicolizza le nostre peggiori abitudini e la nostra leggendaria disorganizzazione. Il primo minuto è dedicato allo stile di guida nel Belpaese: italiani e europei in un’autostrada, italiani e europei in un parcheggio, italiani e europei davanti a un attraversamento stradale. Come si può vedere dalle immagini, il comportamento tipico degli europei è disciplinato e regolare, quello degli italiani appare disordinato e incivile.

È una questione di punti di vista: forse, agli occhi di uno straniero, le nostre strade sono come un girone infernale, dove ogni giorno si esce salvi per miracolo. Per noi, il comportamento degli altri europei è monotono e privo di immaginazione, il nostro è semplicemente creativo.

Chi crede che in Italia non rispettiamo le regole del codice stradale, commette un grande errore. Rispettiamo le regole, ma si tratta di regole diverse dagli altri paesi.

Ecco un breve manuale per un turista straniero che abbia il coraggio di mettersi al volante nel traffico della penisola.

1) La regola generale è che è permesso tutto quello che non uccide. Per esempio, posso fare un’inversione a U dove è vietato, se in quel momento non circolano altre macchine. Posso passare al semaforo rosso di un attraversamento pedonale, se in quel momento non ci sono persone. Posso parcheggiare sul marciapiede, se non mi vede nessuno. Per noi non si tratta di infrazioni alle regole ufficiali, ma dimostrazioni di buon senso. È meglio liberare la strada e fare scorrere il traffico, piuttosto che bloccare la circolazione con inutili manovre.

2) Molti italiani confondono l’autostrada con la pista di Formula uno di Monza. Non solo agli italiani piace la velocità, ma in genere non tollerano chi guida lentamente. Se siete in autostrada e all’improvviso arriva dietro di voi un razzo a 200 km all’ora che lampeggia i fari, vuole dire che è meglio mettersi da una parte e farlo passare.

3) Se vedete delle persone guidare con la testa piegata contro una spalla, non pensate che hanno il collo bloccato dall’artrite. Ovviamente stanno parlando al telefonino. I più simpatici sono i vespisti, che infilano il telefono fra l’orecchio e il casco.

4) Quando il semaforo diventa verde, avete al massimo 1 secondo e mezzo per ripartire. Superato questo tempo, le macchine dietro cominciano a clacsonare, investendovi di insulti.

5) Se dovete attraversare la strada, non aspettatevi che le automobili si fermino alle strisce pedonali. Questa probabilità è molto rara. Il sistema migliore è inscenare un breve balletto: fare un piccolo passo avanti, guardare verso il parabrezza della macchina che sta arrivando per cercare lo sguardo del conducente, fare un passo indietro, poi di nuovo avanti e passare solo se si è sicuri al 100% che la macchina si fermerà. Alla fine, ringraziare il conducente perché non vi ha investito.

6) I sovrani della strada non sono le automobili, ma le due ruote. Per evitare incidenti gravi, l’automobilista deve sempre ricordare l’esistenza di una grande quantità di vespe, scooter e motorini, che filano in tutte le direzioni per le nostre strade. Non si compra una vespa perché fa vintage, ma perché permette di scivolare nel traffico e accorciare le distanze. Il motociclista è spesso spericolato, perché ha comparato questo mezzo espressamente per non restare imbrigliato nella traffico, come le vetture. A volte, quindi, si sente autorizzato a commettere le infrazioni più fantasiose. In questo caso, bisogna essere pronti a tutto.

Per capire meglio il rapporto fra gli italiani e la guida, consiglio di vedere un altro filmato, un episodio del film “I mostri”, diretto da Dino Risi nel 1963, dove un formidabile Vittorio Gassman dà una dimostrazione pratica di questo intenso rapporto :

La situazione può sembrare pericolosa, ma potete tranquillizzarvi: il caos che vedete sulle nostre strade è solo apparente. Lo dimostra il fatto che il numero di incidenti stradali nello Stivale non è più elevato di quello della maggior parte dei paesi europei. Si capisce facilmente il motivo: abbiamo regole peculiari e incomprensibili, ma le seguiamo con assoluta serietà.


Glossario:

uccidere: togliere la vita a qualcuno, assassinare.
Semaforo: strumento che, attraverso segnalazioni luminose, re gola il traffico stradale.
Marciapiede: parte della strada riservata ai pedoni.
Scorrere: defluire
Razzo: dispositivo a propulsione, missile.
Strisce pedonali: parte della strada adibita all’attraversamento dei pedoni e caratterizzata da strisce bianche e nere.
spericolato: che non ha coscienza del pericolo.